Gara unica regionale per il trasporto scolastico. Castelli (FdI): Si apre una voragine nei conti dei comuni.

Moltissimi sindaci sono in fibrillazione dopo che la regione ha comunicato gli esiti della
gara unica regionale per l’affidamento del trasporto scolastico conclusasi lo scorso 26
giugno. La procedura si è sviluppata sulla base di dieci lotti in cui è stato suddiviso il
territorio regionale e nei giorni scorso la Regione ha informato i sindaci dei risultati di
gara. Pressoché tutti i comuni hanno registrato un aumento vertiginoso ( in molti casi un raddoppio) dei costi posti a loro carico per lo svolgimento di un servizio che, secondo le
nuove modalità, dovrà essere attivato a partire dal 31 luglio 2020. Si tratta di un fatto
estremamente grave che si aggiunge alla crisi delle entrate comunali dovute
all’emergenza COVID e che in qualche caso rischia di provocare un collasso finanziario
dei comuni che – vista l’eccezionalità del frangente – avranno tempo fino al 30 settembreper attestare la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Mi sembra folle che nello stesso momento in cui tanti sindaci devono industriarsi per
fronteggiare le conseguenze della più grave crisi economica e sociale dal dopoguerra ad
oggi, la Regione “affossi” proprio i soggetti che istituzionalmente saranno chiamati a
garantire le protezioni sociali in favore delle comunità.
Sarà utile e opportuno liberare i comuni che avevano delegato la Regione ad indire la
gara unica dagli aggravi di un costo del servizio che prevede un incremento di quasi un
euro a chilometro e che rischia di compromettere l’esordio di un anno scolastico che già
si annuncia complicatissimo.
Dopo la Azzolina, i plexiglas, la carenza di spazi, piove sui sindaci marchigiani (specie
quelli più piccoli e montani ) una mazzata che potrebbe rendere esplosivo il prossimo
settembre,
Sarà bene fare luce su questa gara e in questo senso ho invitato il gruppo di Fratelli
d’Italia alla Regione di approfondire le modalità di svolgimento della stessa.
Non mancano infatti motivi di perplessità.
Le aggiudicazioni ai diversi fornitori sono avvenute sulla base di valutazioni che per il
30% riguardavano la parte economica dell’offerta e per il 70% la qualità e la capacità
aziendale dei partecipanti alla gara.
Da questo punto di vista ho appreso, non senza sorpresa, che alla START (un’azienda
pubblica che possiede oltre 100 autobus e ben due depositi nel territorio provinciale) sia
stata assegnato un punteggio molto inferiore – in termini di organizzazione aziendale –
rispetto a quello riconosciuto ad aziende private sicuramente di minore dimensione.
Non voglio fare illazioni. Sicuramente è tutto regolare ma quando una gara interferisce in
modo cosi pesante sugli equilibri finanziari dell’ente è bene garantire la massima
trasparenza nelle procedure.
Nel frattempo molto sindaci sono sul piede di guerra. Fratelli d’Italia sarà al loro fianco.

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