Dalla Legge di Bilancio un primo aiuto ai Comuni. Ma non basta

Le Prospettive della finanza locale nel 2019: è il tema del seminario della giornata di studi organizzato da Ifel e Anci Marche sulle prospettive della finanza locale nel 2019 la scorsa settimana, presso la sala consiliare del Comune di Civitanova Marche.

In attesa della tanto auspicata riforma della finanza locale – condizione per una vera autonomia amministrativa – l’evento ha fornito l’occasione per approfondire le novità e i risvolti operativi della Legge di Bilancio, in presenza di amministratori, funzionari ed esperti della pubblica amministrazione.
È giusto considerare che sicuramente la Legge ha fornito alcuni contributi positivi, validi e condivisibili, specialmente nello strumento principe per la determinazione finanziaria sugli avanzi di bilancio, sugli investimenti e per i piccoli comuni.
Rimangono però alcune perplessità per quanto riguarda la spesa corrente.
Ci aspettavamo qualcosa di più dopo il triennio di blocco dei trasferimenti tagliati ai Comuni e contavamo che si potesse riattivare un fondo di circa 516 milioni di euro che avrebbe garantito più respiro alle autonomie.

È da segnalare, invece, la “vittoria” dell’Anci in merito all’Imu-Tasi: il fondo, al che era stato ridotto a 190 milioni, tornerà a quota 300.

Gli elementi introdotti dalla Legge non ci esimono dal riaffermare la convinzione che occorra riordinare la materia della finanza locale. È l’unico modo in cui i Comuni possono assumere un proprio ruolo “autonomo” e smettere di essere rilegati a “protesi” del sistema statale.
Per quanto riguarda le Regioni, invece, ricordo che il tema fondamentale per le Marche è sempre quello del terremoto, rispetto al quale siamo in attesa di una regolazione semplificata. Una regolamentazione di cui tanto si parla, ma che tarda nell’essere attuata.

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