Più innovazione e più verde, il futuro di Ascoli è già iniziato

Questa settimana, dopo anni di impegno e di lotta contro la burocrazia, abbiamo raggiunto un traguardo che consentirà di liberare dai veleni un’area di 27 ettari nel cuore della città di Ascoli. La Giunta Comunale ha infatti proceduto all’approvazione definitiva del Piano di Riqualificazione Urbanistica dell’area SGL Carbon.

Si è così finalmente completato un iter di una complessità senza precedenti che consente la soluzione di una vertenza che da un secolo affligge la nostra Città. Sin dal nostro primo mandato ci siamo posti l’obiettivo di affrontare e risolvere la questione dei 27 ettari dell’area prossima al quartiere di San Marcello. Inizialmente qualificato come Sito di Interesse Nazionale, l’area SGL Carbon nel 2013 è stata declassata imponendo un cambio di procedura che ha vanificato i primi anni di lavoro.

Non ci siamo persi d’animo e, grazie al duro lavoro condotto per conseguire l’approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale, siamo riusciti a inserire la regolazione urbanistica del sito all’interno degli equilibri generali degli spazi urbani della Città. Ora che il risultato è stato raggiunto possiamo dire che il Progetto Ascoli 21 costituisce un esempio di Partenariato Pubblico Privato che varrà come buona pratica a livello nazionale. Abbiamo fatto quello che la Regione Marche non ha saputo o voluto fare.

La Regione Marche aveva ricevuto dal Ministero dell’Ambiente, non più tardi di un anno fa, poco meno di 8 milioni di euro per la bonifica della vasca di prima pioggia nell’area Sgl Carbon. Lo stanziamento per la messa in sicurezza di quella parte delle sponde del Tronto traeva origine dalla nota sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea aveva condannato lo Stato Italiano ad una multa mostruosa (800 mila euro all’anno) per le condizioni di inquinamento del sito.
La vice Presidente della Regione Marche (Anna Casini, ndr), l’anno scorso, aveva magnificato lo stanziamento del Ministero dichiarando testualmente che si trattava di “un risultato importante che abbiamo perseguito con tenacia e che sta portando a risultati concreti per la comunità ascolana”. Fatto l’annuncio tuttavia, la Regione Marche (ancora una volta inadatta e inadeguata alle sue funzioni istituzionali) non ha mosso paglia e i soldi sono rimasti nel cassetto, alla faccia della sanzione europea che il contribuente italiano continuerà a pagare (con maggiorazioni) di tasca propria. Ora il Ministero dell’Ambiente intende commissariare la Regione e presumibilmente sostituirsi a chi, a Palazzo Raffaello di Ancona non ha voluto o saputo, avviare la messa in sicurezza.
La riqualificazione dell’area potrà offrire nuovi spazi di sviluppo per le realtà più innovative del territorio, come Hub21, che hanno consentito ad Ascoli di scalare le classifiche nazionali per i temi di lavoro e innovazione (come la classifica del Sole-24 Ore del 2017 ha dimostrato).

Son felice di condividere anche un’altra buona notizia per la città: è stato avviato il progetto R3 – Monticelli nel futuro – Resilienza, Riutilizzo e Riattivazione dei capitali urbani. Il progetto di rigenerazione urbana è pensato per Monticelli e prevede la realizzazione di un’opera di arte murale su uno dei grattacieli simbolo del quartiere.

Per un’Ascoli sempre più bella e dove si vive sempre meglio: stiamo lavorando per voi.

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