L’antisemitismo di oggi si chiama “Israelofobia”

L’odio perpetrato e diffuso contro lo Stato di Israele, contro le sue istituzioni e i suoi rappresentanti è una delle forme in cui si incarna oggi, nel 2018, il virus dell’odio contro gli ebrei. Un virus che in Europa trova ancora il suo ideale brodo di coltura. Si è parlato tanto in questi giorni, e doverosamente, della Memoria da recuperare e per celebrare la Shoah. Ne ho scritto sulla mia rubrica pubblicata da “Huffington Post”. Dove ho scritto tra l’altro: “Il virus dell’antisemitismo non è debellato, e oggi produce un odio crescente nei confronti dello Stato di Israele e degli ebrei integrati nelle nostre comunità nazionali. Gli ebrei sono i primi destinatari, oggi, non solo negli anni 30 e 40 del secolo scorso, dell’odio islamico radicale contro l’Occidente e gli occidentali”.

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