Da Barilla alle start up: lavoro e innovazione al top

Molti si sono sorpresi del primo posto conquistato da Ascoli Piceno nella classifica del Sole-24 Ore per la sezione “Lavoro e Innovazione”. Milano è solo terza! Dietro di noi.

Abbiamo lavorato sotto traccia? Forse. Ma alla fine del 2017 c’è stata l’occasione per rammentare uno storico impegno del lavoro nel nostro territorio: abbiamo festeggiato i 35 anni di insediamento ascolano dell’impianto produttivo di Barilla (nella foto, insieme a me, il vicepresidente dell’azienda, Luca Barilla). Una scommessa sostenuta nel tempo, anche in quelli recenti di crisi, e vinta. Quello di Ascoli è stato il primo stabilimento produttivo voluto – c’era ancora il cavalier Pietro Barilla – fuori da Parma.

Qui sono nate le linee produttive del Mulino Bianco. Qui si confezionano i Ringo. Il lavoro è da sempre di casa. E negli ultimi anni, oltre alla tradizionale capacità produttiva di uno dei colossi industriali del Paese, si è aggiunta la capacità innovativa di una realtà come Hub21, un acceleratore di imprese che oggi coinvolge 28 progetti imprenditoriali e una quarantina di ragazzi (e non solo ragazzi) che sfidano il futuro con la loro idea di impresa, sostenuti da un gruppo di “angel” (con in testa Luca Scali) che selezionano, finanziano e investono.

La grande impresa, le start up innovative: ecco la scommessa vinta ad Ascoli. Ma è questa la ricetta valida per tutto il Paese: è dal territorio (non solo dalle grandi città) che si può ripartire per fare grande il nostro futuro.

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