Mi piace ripetere la frase del sociologo Franco Arminio: “Ama la tua città, ama il tuo paese, questo è il primo comandamento nella civiltà della geografia in cui ogni cosa va sistemata con cura nel suo spazio”. Nel percorso politico di Fratelli d’Italia vedo questa capacità di legare la modernizzazione del Paese, la capacità di disegnare orizzonti di sviluppo, con il forte e inequivocabile legame con la tradizione, l’identità, il territorio. Mi piace parlare di “patriottismo comunale”.
E’ più di una intuizione, può essere un programma politico. Ne ho scritto sul Tempo in edicola ieri. Un programma ancora più urgente in relazione al mio nuovo ruolo di responsabile nazionale per gli enti locali di Fratelli d’Italia.
Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, conferendomi la responsabilità nazionale per il Coordinamento delle Autonomie Locali del partito ha voluto premiare il mio passato – dieci anni sindaco di Ascoli Piceno – e il mio impegno presente – come presidente della Fondazione Ifel, la struttura dell’Anci al servizio dei Comuni per la consulenza e la formazione sui temi della finanza locale. Ma ha voluto scommettere sul futuro. Sul futuro dell’autonomia locale.
C’è una vocazione al territorio nella mia biografia di uomo dedicato alle istituzioni locali, c’è una dedizione di servizio a chi amministra gli enti locali, nelle mie responsabilità all’interno dell’Anci, che non viene meno, anzi si rafforza. Arrivo a dire che dopo la stagione del centralismo inaugurata da Monti e proseguita dai governi del centrosinistra, l’impegno per rafforzare città, Comuni e Province, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà, può alimentare proprio quel patriottismo comunale di cui parlavo; perché il senso di appartenenza alla Nazione, alla Patria comune, deve rinascere proprio dal Comune, dal municipalismo operoso che è parte integrante della storia del nostro Paese. Le comunità locali, i territori, non sono negatività passatista, sono il luogo dei legami e delle identità. Possono rappresentare il futuro di un rinnovato legame dei cittadini con le Istituzioni e sono la condizione di qualunque solida ripresa economica e sociale.
Con Fratelli d’Italia vedo possibile ridare forza e voce a una Destra italiana attenta ai disagi dei più deboli e capace di offrire capacità di crescita ai più capaci. Ripartire insieme nelle comunità locali è più facile e più produttivo. Per tutti. La sussidiarietà non è più solo un valore della dottrina sociale della Chiesa, ma anche un principio della nostra Costituzione. Il sovranismo politico di Fratelli d’Italia può essere più forte se dà voce al patriottismo comunale. Le autonomie locali sono state e devono continuare a essere il motore dell’Italia.